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Impresa MIA.it-CONSUMI - Due italiani su tre mangiano etico e sostenibile

Coldiretti: gli acquisti a chilometro zero danno una mano all'ambiente abbattendo la CO2


L'acquisto diretto dalle aziende agricole, la cosiddetta filiera corta, ha prodotto un +8% di fatturato. Anche perché in Italia sono saliti a 60.700 i frantoi, le cantine, le malghe e le cascine dove è possibile comperare direttamente, ai quali si aggiungono i mercati degli agricoltori (farmers market) aperti dalla Coldiretti dove vengono offerti prodotti locali e di stagione a chilometri zero. L'acquisto diretto dai produttori agricoli ha fatto salire il fatturato 2008 a 2,7 miliardi di euro, di cui il 43% viene destinato all'acquisto di vino in cantina, mentre il 23% all'ortofrutta, il 12% ai formaggi, il 7% a carni e salumi, il 6% all'olio di oliva e il 5% alle piante ornamentali. E' quanto afferma la Coldiretti commentando in una nota i risultati dell'indagine effettuata nel mese di aprile dalla Fondazione internazionale Dnv sui consumi alimentari, da cui risulta che due italiani su tre prediligono prodotti verdi, etici, e a zero impatto ambientale.
Ma cosa vuol dire a chilometri zero? Nella nota la Coldiretti spiega che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri per camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare in tavola e spesso ci vuole più energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti sull'atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall'emissione di gas ed effetto serra. Quindi, secondo la Coldiretti consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare ad abbattere fino a 1000 chili di anidride carbonica l'anno. Un esempio per tutti: un chilo di prugne dal Cile devono volare 12mila chilometri con un consumo di 7,1 kg di petrolio che liberano 22 chili di anidride carbonica.
In conclusione, la Coldiretti sottolinea che il 44% dei consumatori non acquista direttamente dai produttori perché non sa dove andare e l'88% si recherebbe in un farmers market se c'è ne fosse uno nella propria zona.
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